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Il colosso degli acquisti online Amazon, croce (dei rivenditori “fisici”) e delizia (degli utenti) di mezzo mondo, secondo la redazione di CNBC il 9 gennaio avrebbe chiesto la registrazione del marchio “Amazon Pharmacy” in Canada, Australia e Regno Unito.

Anche se tecnicamente il Regno Unito non è più parte dell’UE dopo la Brexit, geograficamente pur sempre di Europa si parla e tale segnale è stato interpretato come un primo approccio da parte della società di Jeff Bezos al mercato farmaceutico europeo.

Negli USA, “PillPack Amazon Pharmacy” (questo il nome completo della divisione) si occupa di consegnare i medicinali a domicilio applicando solo le tariffe previste per i farmaci, senza alcuna spesa per il trasporto, allegando informazioni utili come le date e gli orari in cui assumerli sulla base delle singole prescrizioni.

Anche se si parla esclusivamente di farmaci da banco, è bene ricordare che la normativa italiana al momento in tema di consegna e soprattutto trasporto dei farmaci resta abbastanza restrittiva, mentre diventa ancora più severa nel caso di farmaci su prescrizione medica; nell’attesa di un aggiornamento della normativa, seguiremo con attenzione i passi in tal senso di Amazon, insieme agli amici di Prenotafarmaci che in questo ambito restano in Italia i precursori.

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