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Le “vecchie” ricette scritte a mano dal dottore sono diventate negli anni l’emblema stesso dell’incomunicabilità, una sorta di geroglifico privo della sua “Stele di Rosetta”, in grado di essere decodificate esclusivamente da un’altra figura quasi mitologica, ossia il farmacista.

Il triangolo medici, ricette e farmacisti è stato dunque per anni un circolo segreto, incapace di essere capito, incomprensibile per l’uomo comune; ma stando ai dati rilasciati da un recente studio statunitense, pare che il 4,7% degli errori medici siano riconducibili all’uso di abbreviazioni difficili da capire e alla grafia poco chiara.

Non più una questione di stile dunque, ma un vero e proprio problema di natura medico, legato alla salute dei pazienti che potrebbero vedersi assegnati dal farmacista ad esempio quantità e qualità di principi attivi non adeguati o addirittura completamente sbagliati, con le conseguenze – spesso pericolose – del caso.

Oggi per fortuna, grazie alla ricetta dematerializzata (meglio nota come ricetta elettronica) il rischio di errori si è decisamente abbattuto mentre è aumentata la chiarezza per tutti, poveri utenti inclusi.

Ma c’è di più: con l’introduzione della ricetta elettronica ha preso il via l’ecosistema Prenota Farmaci, la web app che permette di prenotare rapidamente e in quattro semplici passaggi i vostri farmaci presso le farmacie convenzionate preferite, comodamente e senza perdere tempo.

Insomma, la rivoluzione nel mondo dei farmaci è ormai alle porte: non perdiamo questo treno!

 

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