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“Il backup, ovvero quella cosa che dovevi fare prima” è la prima puntata di una serie di incontri con i tecnici specializzati di Globalsystem che ci parleranno, in questa fine del 2019, di alcune criticità ma anche opportunità per migliorare l’aspetto relativo alla sicurezza e all’accessibilità dei dati aziendali, nell’ottica di tenere sempre sott’occhio la produttività e la continuità delle attività d’impresa.

Prima questione: ho un’azienda piccolissima, ho davvero necessità di un servizio di backup professionale?

In fondo la domanda è legittima perché la percezione del piccolo imprenditore o dell’artigiano con la propria bottega è quella di ritenere tutto ciò che non comprende appieno superfluo. La vera questione è però un’altra, ovvero il reale valore che dai ai tuoi dati. Quando a causa di un qualunque motivo avviene una perdita di dati, il danno è tangibile e quantificabile in proporzione al fatturato dell’azienda colpita. Se immaginiamo ad esempio un piccolo artigiano che fattura 500 euro al giorno e consideriamo i tempi di ripristino medi di un’infrastruttura web solo client (come purtroppo spesso accade in questo contesto) in due giorni di lavoro, ecco che oltre al mancato guadagno va aggiunto il costo di intervento dei tecnici. All’aumentare delle dimensioni dell’azienda, basta aggiungere un numero adeguato di zeri e di giorni di lavoro necessari e si avrà la percezione del danno subito.

Seconda questione: il rischio riguarda tutti, nessuno escluso

Quando si affronta il tema della sicurezza dei dati, l’incipit di un qualunque ragionamento in merito non è tanto “se mai mi dovesse capitare” quanto piuttosto “quando mi capiterà“; in poche parole, simili problemi prima o poi capitano a tutti ed è per questo che è necessario pensarci prima, con calma e a mente lucida. Anche perché se arriva un danno grave, come ad esempio un disco letteralmente spaccato o bruciato o altro di devastante e la necessità di recupero dei dati è davvero impellente, aumentano i costi sostenuti ma al contempo diminuisce la probabilità di riavere a disposizione tutti i dati.
Oggi però, ed è questa la prima delle buone notizie, è possibile immaginare un sistema di backup completo non soltanto per i dati principali, come succedeva un tempo ad esempio salvando soltanto la cartella “Documenti” e gli archivi dei software gestionali, ma vere e proprie immagini complete delle macchine, anche per più volte e con precise programmazioni periodiche. Si possono cioè creare veri e propri calendari di backup attraverso i quali risalire all’origine di eventuali problemi con facilità e in piena sicurezza.

Terza questione: andresti in giro con la tua auto senza aver pagato l’assicurazione?

Escludendo qualunque riferimento legale (l’assicurazione RCA è infatti obbligatoria per legge su tutti i veicoli), uno degli esempi più chiarificatori in merito al tema del backup riguarda la possibilità di spostarsi in auto senza assicurazione. Se la legge lo permettesse, ti prenderesti il rischio di spostarti con la tua auto senza pagare l’assicurazione?
È ragionevole escludere la risposta affermativa a questa domanda per svariati motivi, a cominciare dai dati statistici che fanno dell’auto uno dei mezzi di trasporto meno sicuri in circolazione (nel 2018 sono stati 172.553 gli incidenti stradali con lesioni a persone in Italia, fonte Istat), senza contare il rapporto tra i costi medi di una polizza e le spese che invece si dovrebbero sostenere direttamente per risarcire i danni ad un altro automobilista, finendo poi con il sempre valido buon senso.
Allo stesso modo, è ragionevole pensare di investire per tempo in un adeguato sistema di backup professionale, in modo da trovarsi pronti in caso di crisi e soprattutto di risparmiare tempo e denaro per ritornare pienamente operativi, nell’eventualità in cui l’incidente avvenga effettivamente.

Appuntamento alla seconda puntata! 

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