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Annunciata in pompa magna con un comunicato stampa della Presidenza del Consiglio lo scorso 21 dicembre, la disposizione voluta dal Governo avrebbe dovuto prorogare al 31/12/2023 per la consegna dei beni Industria 4.0 prenotati nel corso del 2022 a favore delle imprese che abbiano effettuato investimenti in beni strumentali nuovi, a condizione che il relativo ordine risulti accettato dal venditore entro il 31 dicembre 2022 e che entro tale data sia stato effettuato il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.

Usiamo il condizionale perché, alla pubblicazione del c.d. decreto Milleproroghe, a mancare era proprio quella necessaria per attuare al meglio Industria 4.0, resa necessaria a causa dei ritardi di approvvigionamento delle materie prime e in generale del difficile contesto geopolitico internazionale.

L’ultima speranza è il passaggio parlamentare previsto per il Milleproroghe che, con molta probabilità, ripristinerà l’originaria proroga al 31/12 permettendo alle aziende di usufruire con tranquillità dei beni ordinati.

Ricordiamo che grazie a Industria 4.0 viene riconosciuto alle aziende un credito d’imposta:

  • nella misura del 40 per cento del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • nella misura del 20 per cento per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino a 2,5 milioni e fino a 10 milioni di euro;
  • nella misura del 10 per cento del costo, per la quota di investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili, pari a 20 milioni di euro.

Per qualunque informazione o per accedere al credito d’imposta Industria 4.0 (adesso Transizione 4.0) potete contattare i nostri esperti a questo link.

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